Microsoft ha deciso di affiancare Mozilla ed Opera sostenendo il formato WOFF presso il 'World Wide Web Consortium' (W3C), associazione fondata e diretta da Tim Berners-Lee che si occupa di migliorare i protocolli ed i linguaggi per il web.WOFF è un formato di file per la gestione delle fonti di carattere pensato per essere quanto più possibile 'leggero' grazie alla conservazione delle informazioni in forma compressa. Il formato, messo a punto nel corso 2009, dovrebbe diventare prossimamente uno standard ed è destinato a rivestire sul web un ruolo di primaria importanza.
Già supportato in Firefox 3.6, WOFF è stato sviluppato da Mozilla in collaborazione con altri gruppi per ideare un formato universale ed interoperabile per la veicolazione delle fonti di carattere sul web.
Per il momento, Microsoft non dovrebbe ancora includere il supporto per il formato WOFF in Internet Explorer, nemmeno nella nona versione del browser.
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Microsoft e Facebook coopereranno per 'contrastare la concorrenza' sul versante 'office in the cloud'. I due colossi hanno infatti spiegato di aver dato il via ad un'iniziativa comune Docs.com, un servizio che permetterà agli utenti di Facebook di condividere online i propri documenti Office.
Con buona probabilità Steve Jobs farà presto scoccare nuovi fulmini e saette. Il gruppo di hacker 'iPhone Dev Team', già conosciuto per le attività di sblocco ('jailbreaking') sull'Apple iPhone ne ha fatta un'altra delle sue: sarebbe riuscito ad installare ed eseguire senza particolari problemi, sul 'melafonino', il sistema operativo Google Android.
E' già polemica per una dichiarazione resa dal Presidente della FIEG, Carlo Malinconico, che propone una 'mini-tassa' sulla fruizione della connessione Internet. 'Abbiamo immaginato un prelievo di entità modesta, del costo di un caffè al mese o giù di lì, per realizzare una dote di risorse che possa essere d'aiuto in questo frangente', ha affermato Malinconico. Il 'prelievo' andrebbe a vantaggio della carta stampata con l'intento di dare un po' di ossigeno al settore. 'Non una soluzione alla crisi, ma una misura da adottare in modo transitorio'. La proposta è arrivata a margine della presentazione alla Camera di un'indagine sullo 'stato dell'editoria' in Italia nel triennio 2007-2009. Malinconico sembra quindi rifarsi ad un'idea lanciata di recente da Carlo De Benedetti.







