Su un sito web cinese è apparso in queste ore il codice 'proof-of-concept' in grado di sfruttare la vulnerabilità presente nell'implementazione del protocollo RDP in ambiente Windows e sanabile mediante l'installazione della patch MS12-020 rilasciata martedì scorso. Acronimo di 'Remote Desktop Protocol', RDP è un protocollo sviluppato da Microsoft che permette la connessione remota di un computer ad un altro sistema in forma grafica e che utilizza, per default, la porta TCP 3389. Il protocollo è di impiego molto comune perché in Windows è utilizzato dalla funzionalità 'Desktop remoto' (ved. la nostra news dedicata al 'patch day' di marzo).Dopo la pubblicazione del codice in grado di far leva sulla vulnerabilità di sicurezza, l'Internet Storm Center di SANS, considerata la gravità della problematica, ha immediatamente deciso di aumentare a 'giallo' il livello d'allerta (ved.
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Mozilla integrerà gli 'aggiornamenti silenti' in Firefox a partire dal prossimo mese di giugno. Di che cosa si tratta? Gli esperti di Mozilla hanno rilevato l'opportunità di rendere ancora più snello e maggiormente automatizzato il processo di installazione degli aggiornamenti di Firefox. Similmente a quanto già fa Google con il suo Chrome, Mozilla Firefox utilizzerà presto un servizio di sistema, in ambiente Windows, che si farà carico di verificare periodicamente la disponibilità di eventuali aggiornamenti e di procederne automaticamente all'installazione. In questo modo, si eviterà che sulle versioni più recenti di Windows (Windows Vista, Windows 7 e Windows 8) appaia una schermata di UAC ('User Account Control') ad ogni tentativo di aggiornamento. Il nuovo servizio di sistema sarà capace di effettuare l'operazione di download ed applicazione delle patch via a via rilasciare da Mozilla senza che ci sia il bisogno di un qualsiasi intervento da parte dell'utente.
E' di nuovo bufera sulle modalità utilizzate per inibire l'accesso a quei siti Internet ritenuti colpevoli di aver violato l'altrui diritto d'autore, di aver posto in essere attività di diffamazione o pratiche commerciali scorrette. L'AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), dopo aver ricevuto numerose segnalazioni e dopo aver condotto una serie di verifiche, ha deciso di disporre l'inibizione dell'accesso ai siti Internet della società 'Private Outlet', un negozio virtuale che commercializza in Rete prodotti di famose marche, compresi nomi molto noti nel campo della moda.
Nel presentare un suo nuovo prodotto, PayPal Here, la società leader nei pagamenti elettronici si è voluta rivolgere principalmente alle realtà d'impresa di piccole dimensioni ed ai venditori non abituali. Il meccanismo proposto da PayPal permette di trasformare qualunque Apple iPhone in un terminale abilitato alla gestione dei pagamenti. Per accettare una carta di credito, quindi, non è necessario dotarsi di un apposito POS (quelli che si trovano oggi in ogni esercizio commerciale) ma è sufficiente dotarsi del dongle fornito da PayPal. Si tratta di un hardware di forma triangolare che deve essere collegato al jack cuffia dell'iPhone e che permetterà al cliente di 'strisciarvi' la sua carta di credito.
Secondo le indiscrezioni venute alla luce nelle scorse ore, dall'ufficio di Joaquin Almunia, commissario UE responsabile delle questioni legate alla concorrenza, sarebbero partiti cinque questionari indirizzati ad altrettanti operatori telefonici europei. L'obiettivo, secondo quanto trapelato, sarebbe richiedere delle spiegazioni circa alcuni incontri che si sono svolti in passato tra i responsabili delle società. Oltre alle straniere Deutsche Telekom, France Telecom e Telefònica, i nomi che balzano subito all'occhio sono quelli delle italiane Telecom Italia e Vodafone.
Pubblicato il documento con gli impegni formali. Promozione dell'ecommerce presso le PMI, servono 400 milioni per la banda larga al Centro-Nord, avanti tutta con la digitalizzazione della scuola.






